venerdì 27 gennaio 2012

ONORE AL 62° CORSO LEVIATHAN: UNA STORIA DELLA "X"


Oggi, 27 gennaio 2012, al Varignano presso la Sede del raggruppamento “Teseo Tesei”  hanno ricevuto  il Brevetto di Incursori della Marina i marinai che hanno superato il 62° Corso Leviathan.
Probabilmente per molti è una notizia minore e sarà ricordata dalla stampa locale e da qualche sito, ma di certo rimarrà impressa nei cuori di coloro che hanno raggiunto questo traguardo, il cui significato profondo è lontano anni luce dalla pochezza di una società nutrita di scandali, dove la disonestà e la furbizia più greve assurgono ormai a esempi di vita.
La vera notizia è sapere che ci sono ancora giovani uomini che hanno avuto il coraggio di scegliere un percorso di vita che li spinge, quotidianamente, a rimettersi in gioco vivendo nella riservatezza esperienze ed emozioni che solo chi le ha provate può capire.
Questi militari, come tutti i membri che hanno fatto e faranno parte di questo Reparto, sono consapevoli di essere gli eredi di un’epopea scritta da uomini eccezionali che spesso hanno pagato con la vita le loro scelte e il loro coraggio. Sono storie ormai cadute nell’oblio di una società indifferente e distratta che si forma in una scuola spesso ignorante e pasciuta di pregiudizi storici e politici che arriva ad indicare i terroristi, nemici reali della nostra società, come modelli di vita.

 
Io vorrei complimentarmi con questi giovani e rendere loro onore con ciò che rappresenta questa fotografia della Baia di Algesiras che ho scattato il 26 dicembre del 2008 dall'alto della Rocca di Gibilterra, dove era posizionata una batteria di cannoni da marina inglesi di grosso calibro. 
Mi ricordo perfettamente le emozioni che ho provato mentre scattavo la foto, consapevole del  significato di ciò che vedevo.
Sul promontorio che si erge all’orizzonte, chiamato Punta Maiorga, nel 1942 un italiano di nome  Antonio Ramognino, che aveva sposato una bella donna spagnola di nome Conchita, affittò una piccola villetta, diventata nota come Villa Carmela. 
 
Antonio Ramognino, un ingegnere della Piaggio che durante la guerra lavorava presso il reparto sviluppo della X MAS, si trasformò in un agente segreto e divenne il perno di una delle tante audaci azioni condotta dagli Affondatori della Regia Marina.
 Antonio Ramognino e sua moglie Conchita

Questa casa si trovava a poche decine di metri dal mare lungo la spiaggia che corre dalla foce del fiume Guadarranque alla cittadina spagnola di La Linea.
Un agevole e discreto collegamento con il mare era costituito dal letto quasi sempre asciutto di un torrentello che passava in prossimità della casa e che raggiungeva il mare effettuando una larga curva, passando sotto un ponticello.
Nei primi mesi del 1942 il Comando dei Mezzi d'Assalto era infatti orientato a considerare troppo dispendioso e rischioso l'impiego dei Siluri a Lenta Corsa (i così detti “maiali”) avvicinati da sommergibili per l'attacco ai mercantili che si trovavano ancorati in rada a Gibilterra all'esterno delle ostruzioni della base.
Il relativamente facile recupero in territorio spagnolo di quasi tutti gli operatori che avevano partecipato alle precedenti azioni contro Gibilterra, lasciava ben sperare di poter organizzare senza troppi rischi una base da cui un gruppo di Nuotatori Gamma avrebbe potuto agire contro piroscafi effettuando percorsi di andata e ritorno relativamente brevi.

Per facilitare l'azione dei sommozzatori era previsto l'impiego dei Battelli “R”, già in corso di realizzazione, che avrebbero consentito agli incursori di trasportare grosse cariche evitando faticosi e lenti spostamenti a nuoto.
Ramognino riuscì abbastanza facilmente e senza destare sospetti nelle autorità spagnole a prendere in affitto la casa con la scusa che la moglie convalescente aveva bisogno di un periodo di riposo in un clima caldo come quello del sud della Spagna.
Appena installatosi a Villa Carmela Antonio Ramognino fece costruire esternamente alla casa, verso il lato che dava sul mare, una piccola gabbia per pappagalli che celava un'apertura attraverso la quale, non visto, teneva costantemente sotto controllo i movimenti delle navi in rada .
Nello stesso tempo suggerì l'idea  di utilizzare l'Olterra, una nave italiana internata in Spagna nel porto di Algeciras che in realtà era la base segreta della X MAS da dove partivano gli SLC destinati ad operare contro Gibilterra.
Nonostante i battelli “R” non fossero ancora operativi la X MAS decise di effettuare una prima azione dei “Gamma” contro i piroscafi in rada partendo da Villa Carmela nella notte tra il 13 e 14 luglio 1942.
A bordo dell’Olterra erano infatti giunti dall’Italia dodici  operatori della X travestiti da marinai e meccanici della marina mercantile che si trasferirono a Villa Carmela e da qui attaccarono gli obiettivi riuscendo a danneggiare gravemente 4 piroscafi.
Tutti i “Gamma” rientrarono dalla missione, parte a Villa Carmela  e parte in altri punti della rada  dove furono arrestati dalle autorità spagnole e rimpatriati.
Sempre da Villa Carmela la notte del 14 settembre successivo prese il via
con tre nuotatori una seconda analoga operazione che portò all'affondamento del piroscafo Rovens Point.
Due dei tre operatori rientrarono a Villa Carmela mentre il terzo venne fermato dai Carabineros ma senza comunque rilasciare durante gli interrogatori
alcuna informazione .
Per l'intelligence britannico Algesiras resto' un mistero fino all'armistizio, quando venne rivelata agli alleati. E dopo la guerra Ramognino, esperto di astronomia e vela, torno' a Genova dove lavoro' a lungo per la Piaggio.

Antonio Ramognino è morto il 29 novembre 1997.
Tra i Nuotatori Gamma che operarono da Villa Carmela c’era anche Agostino Starulino, il più grande velista olimpico italiano che nel 1952 vinse la medaglia d’Oro alla Olimpiadi di Helsinki e quella d’argento a Melbourne con la classe Star. A 88 anni vinse per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli.

Fonti:
I Mezzi D'Assalto della X Flottiglia MAS 1940-1945 di Marco Spertini e Erminio. Bagnasco – Albertelli Editore
X FLOTTIGLIA MAS di Junio Valerio Borghese – Garzanti Editore

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