martedì 13 dicembre 2011

TASK FORCE AIR DA I NUMERI


(Nella fotografia il Capitano Andrea Placenti ed Antonello Tiracchia poco prima del decollo da Al Bateen verso Herat nella cabina del C130J-30)

L’Afghanistan non ha sbocchi al mare e le vie del cielo sono le più sicure e rapide per assicurare la filiera logistica all’intero contingente ISAF. Per garantire l’afflusso di personale, mezzi e materiali diretti ai contingenti italiani che operano su questo Teatro Operativo, ma anche ai dispositivi ancora presenti in Iraq, l’Aeronautica Militare ha costituito sin dal 2002 la Task Force Air presso l’aeroporto civile di Al Bateen dove ha sede un Reparto trasporti delle Forze Aeree degli Emirati, quantunque i servizi aeroportuali siano affidati ad aziende civili come l’ Abu Dhabi Airport Company e alla Abu Dhabi Airport Service. L’organizzazione della Task Force Air ad Al Bateen ricalca gli stessi schemi organizzativi ed operativi di uno Stormo in Patria ed è basato su i velivoli da trasporto tattico C130 J e C130J-30 della 46a Aero Brigata con base a Pisa, svolgendo in questo contesto un ruolo chiave per i collegamenti da e per l’Italia. In pratica Task Force Air può essere paragonata ad un piccolo hub italiano che a più di 4000 km dall’Italia gestisce tutti gli afflussi, i deflussi e gli stazionamenti dando asssitenza al personale di tutte e quattro le Forze Armate italiane impegnate in questi Teatri, oltre ai Corpi militarizzati dello Stato come la Guardia Di Finanza e la Croce Rossa Italiana. Ha inoltre il compito di acquisire in loco quanto richiesto dai reparti che operano sul terreno e di gestire la manutenzione e la localizzazione dei velivoli nei vari teatri di impiego. Piccoli nuclei della TFA sono infatti schierati in altre basi sia in Afghanistan che in Iraq sia per quanto riguarda la gestione dei traffici che per l’assistenza tecnica ai velivoli; uomini della Task Force sono inoltre presenti presso il porto di Jebel Ali in Dubai per gestire l’afflusso di materiali che giungono via nave e che una volta presi in carico dalla TF vengono confezionati per essere consegnati per via aerea dove richiesto. In Afghanistan, ad Herat, la filiera logistica attivata dalla base italiana di Al Bateen confluisce nella Joint Air task Force dove è inserito anche un nucleo di Aviorifornitori della Brigata Paracadutisti Folgore per rifornire "porta a porta" le FOB e le COP più isolate attraverso aviolanci di materiali, viveri, carburante e aiuti umanitari alla popolazione afghana.
 
 
 (Nella foto di Giuseppe Lami personale dell'AM e del Nucleo Avioriforimenti della Folgore mentre caricano il pallet n.1000 su un C130J)
 (Nella foto di Giuseppe Lami il C130J  mentre decolla con il pallet n.1000)
(La fotografia di Giuseppe Lami mostra i pallets mentre vengono espulsi attraverso un complesso sistema dal portellone posteriore del C130J)
(Foto ricordo per gli artefici del millesimo aviolancio nel teatro afghano- fotografia di Giuseppe Lami)

Per gli uomini della Task force Air di Al Bateen, attualmente sotto il comando del colonnello Luca Spuntoni, si tratta come è facile immaginare di un impegno notevole, che si estende senza soluzione di continuità giorno dopo giorno. La TFA  dispone di un complesso sistema di telecomunicazioni e agisce con metodi di gestione paragonabili all’attività di una media compagnia aerea internazionale che schedula i suoi voli "on demand" con in più l’aggravante dei rischi connessi all’ambiente.

Oltre a questo lavoro operativo la TFA indirettamente assolve, grazie all’immagine di efficienza che si è conquistata in questi anni tra "gli addetti ai lavori", anche ad un ruolo di “politica estera” che ha sicuramente facilitato l’apertura di importanti canali commerciali tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti, che hanno affidato proprio all’Italia la costituzione e la formazione della loro Pattuglia Acrobatica e sono stati i primi acquirenti esteri dell’addestratore avanzato Aermacchi M-346: tutto questo vuol dire commesse industriali attive per il nostro export in grado di assicurare in Patria il lavoro a decine di migliaia di persone per  molti anni.
I numeri di questo encomiabile lavoro, che ci ha rilasciato questa notte durante la nostra sosta prima di rientrare in Italia, l'Ufficiale P.I. della Task Force Air il Tenenente Colonnello Marco Marini, aiutano a comprendere meglio nella loro freddezza la dimensione di questo impegno. Dal 2002 al novembre 201 la Task Force Air ha compiuto 58 missioni Medevac, 9479 sortite con i C130J in dotazione, trasportando 232.810 militari e quasi 48 mila tonnellate di merci con un rateo di efficienza velivoli pari al 93,2%.(a.t.)

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